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L'umano e l'eterno. Liriche e voci di una esistenza al crepuscolo
Borrelli Michele

L'umano e l'eterno. Liriche e voci di una esistenza al crepuscolo

Editore: Asterios

Reparto: Letteratura italiana: testi

ISBN: 9788893131971

Data di pubblicazione: 24/06/2021

Numero pagine: 320

Collana: Le belle lettere


29,00€
Esaurito
Disponibile oggi da 1 Librerie

Sinossi

Tra le arti (téchne, ars), la poesia occupa un posto particolare nella storia del pensiero occidentale. L'arte poetica, infatti, non è - come mise già in evidenza Platone - una semplice téchne mirante alla produzione di oggetti come si può trovare in ogni artigiano esperto e serio. Né l'arte è scienza e, quindi, riducibile a metodo o a regole e princìpi che permettono la verifica o confutazione empirica di enunciati. Ha ragione Aristotele quando colloca la poesia su un piano "teoretico", oltre la storia che è "narrazione dei fatti", comprendendola come attività interessata alla verità o, meglio, all'atto rivelativo di essa. E, non a caso, nella nostra tradizione, la poesia diventa ispirazione da divinità mossa: Cantami o diva. È un canto che solo le muse possono generare e che è sempre canto di un singolo cuore, sì una singola anima nella sua struggente unicità. Il poetare parte dal cuore e volge quasi sempre lo sguardo al senso ineffabile della vita, come se volesse riappropriarsi di un senso perduto, sconosciuto, obliato, taciuto, soffocato o calpestato. Riappropriarsi, cioè, del perché dell'esistenza. Perché l'essere e non, appunto, il nulla?

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