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«Il pensiero è sempre in grado di andare al di là delle dimensioni empiriche del corpo: ci lega al mondo. Allo stesso tempo, cultura è saper fare: in Italia vi sono casi straordinari da questo punto di vista». Tra le sue conseguenze, la pandemia ci ha spinto a cercare nuove soluzioni. Ed è per questo che oggi più che mai il confronto e il dialogo interdisciplinare può aiutare ad immaginare e concretizzare il futuro. Il progetto "Fare è Pensare", da cui nasce questo libro, ha preso forma sul territorio in cui i curatori sono cresciuti e hanno a lungo lavorato: quella Brianza di cui hanno frequentato per decenni le persone e il tessuto produttivo, tra i più dinamici e creativi del mondo. Questa pubblicazione raccoglie testimonianze e riflessioni di professionisti che hanno, a vario titolo, orbitato attorno al mondo del design, frequentando tutte le discipline capaci di far parlare da altri punti di vista le "cose" che vediamo tutti i giorni. Le sette conversazioni sono state l'innesco di un 'laboratorio delle idee' che continua a trovare linfa nelle attività quotidiane di ognuno dei protagonisti, in un coinvolgimento che speriamo riguarderà anche molti lettori. Le riflessioni si concentrano sul comprendere che la cultura industriale presuppone due concreti processi conoscitivi: interpretare il mondo contemporaneo con l'obiettivo di migliorare l'esistenza quotidiana e, subito dopo, provare a comprendere come dare concretezza alle aspettative diffuse. Le voci coinvolte sono molte, diverse per formazione e generazione, fra queste: Beatrice Basile, Sara Boarin, Mario Botta, Andrea Cancellato, Franco Caimi, Piergiorgio Monaci, Alessandro Nanni, Italo Rota e molti altri. La postfazione è di Alessandra Smerilli, economista e docente presso la Pontificia Università.
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