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Editore: EDIFIR
Reparto: Arti
ISBN: 9788892801042
Data di pubblicazione: 19/01/2023
Numero pagine: 264
Collana: Le voci del museo
In numerose, memorabili occasioni (saggi, mostre, lezioni universitarie) lo storico dell'arte Francesco Arcangeli ha illustrato quel «rapporto radicale con il mondo della natura» che, secondo lui, dal tardo medioevo e con esiti sino ai suoi giorni, aveva fortemente e indelebilmente caratterizzato l'arte di Bologna e più in generale della pianura padana. È stato anche partendo da queste suggestioni ricevute già in giovinezza nell'aula universitaria e divenute radicate convinzioni (poi rafforzatesi attraverso lo stretto rapporto stabilitosi con Paolo Prodi e la lettura dei suoi fondamentali studi sul cardinale Gabriele Paleotti dai quali emergeva pure l'importanza della figura del naturalista Ulisse Aldrovandi), che l'autore ha dedicato buona parte della sua attività di ricerca - uscendo, almeno in parte, dallo specifico campo della storia dell'arte - alle modalità con le quali si è svolto lo studio della natura nell'area emiliano-romagnola nel corso dell'età moderna. I saggi raccolti nel presente volume, pur se scritti per occasioni e in tempi diversi, rientrano in questo filone di ricerca e, più in particolare, hanno cercato di illustrare i due strumenti fondamentali che hanno consentito agli studiosi dell'epoca di progredire nel campo della storia naturale: la collezione e la raffigurazione di animali, piante e minerali.
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