Sinossi

Il tempo può incarnarsi in un'entità superiore in grado di governare dalla sua torre il destino degli umani. Solo un fabbro ferraio può essere tentato di cercarlo nel suo regno irraggiungibile per metterne in discussione scelte e poteri salendo scale che continuano ad ascendere verso l'alto per rendere improbabile se non impossibile il contatto. Né un semplice fabbro ferraio può immaginare che il tempo incarnato in un'entità superiore sia anche un'entità ermafrodita sequenziale che alterna la propria natura alternandosi da sempre e per sempre in fasi in cui e maschio e poi femmina per essere imparziale nelle decisione di genere. Né il temerario fabbro avanti negli anni ma determinato a procedere nella sua decisione può solo supporre che quell'entità misteriosa e potente gioca con la vita degli umani determinandone salvezza o morte solo giocando con aste d'argento puntate su qualcuna delle migliaia di chiodi piantati nei cilindri rotanti dei suoi giganteschi pianoforti.