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Editore: Libreria Militare Editrice
Reparto: Psicologia
ISBN: 9788889660225
Data di pubblicazione: 25/01/2016
Numero pagine: 264
Collana: Com.bat
Nella II Guerra Mondiale, solo il 15-20% dei soldati americani sparava effettivamente contro il nemico. In Corea questa percentuale salì al 50%, in Vietnam al 90%. La maggior parte dei soldati, come la stragrande maggioranza degli esseri umani, ha un'innata repulsione ad uccidere i propri simili. Gli eserciti, nel corso della storia, hanno sviluppato tecniche sempre più sofisticate per superare questa atavica avversione. Ma il prezzo psicologico che i soldati devono pagare è enorme, e il diffondersi dei disturbi da stress post traumatico nella società è devastante. E c'è di peggio: l'utilizzo delle stesse tecniche di condizionamento da parte di tv, film e videogiochi sta replicando gli stessi effetti sull'intera società. Questo studio pionieristico, basato su centinaia di fonti, spiega i meccanismi di resistenza e di stimolo ad uccidere in combattimento, il ruolo dell'addestramento nel condizionare i soldati a superare i limiti etici, istintivi e fisiologici propri dell'essere umano, il prezzo psicologico e morale che i soldati e la società tutta devono pagare in guerra, infine i pericoli che stiamo facendo correre ai nostri figli, lasciandoli indifesi di fronte ai media violenti.
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