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Editore: Effigie
Reparto: Letteratura italiana: critica
ISBN: 9788889416846
Data di pubblicazione: 13/03/2013
Numero pagine: 204
Collana: Saggi e documenti
Tra il 2003 e il 2008 otto giovani, ancora studenti, di sette diverse sedi universitarie, dedicano le loro tesi di laurea e di dottorato a Antonio Moresco. Quasi nessuno dei professori che le hanno seguite conoscevano l'opera di questo autore di romanzi dalla forma originalissima e orbitante, di racconti visionari, di saggi e di potenti testi per il teatro. Ignoto alla critica accademica ma anche a quella mediatica, i libri di Moresco non erano nelle classifiche e nemmeno tra i vincitori di un qualche premio letterario, non si trovavano in pile sui banconi delle librerie, e gli editori stessi nemmeno li ristampavano (fino al 2009 "Canti del caos" era introvabile, "Gli esordi" fino al 2011). Ci si chiede allora per quale canale questi giovani studiosi abbiano potuto intercettarli e esserne attratti e persuasi al punto da farli diventare oggetto di studio. Evidentemente per il canale più diretto, la lettura: un incontro fortuito, un passaparola e ovviamente la forza di quei libri. A esclusione del primo saggio, di Gianpiero Marano, gli altri qui raccolti provengono da quelle tesi di laurea. È in assoluto il primo libro di critica che affronti con profondità di analisi e sistematicità di sguardo l'opera di uno scrittore che, come scrive Carla Benedetti nell'Introduzione, "ha di fatto inventato un nuovo pezzo di letteratura italiana".
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