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Editore: Città Calabria Edizioni
Reparto: Scienza politica
ISBN: 9788888948942
Data di pubblicazione: 08/09/2016
Numero pagine: 316
Umberto Zanotti Bianco ha prospettato una "rivoluzione culturale", un'inversione di mentalità, un risveglio delle coscienze attraverso il recupero della dignità perduta, risveglio che, però, ancora oggi tarda a manifestarsi. Una "rivoluzione culturale" che non è avvenuta allora e non è visibile ancora oggi. Lo stesso gap nord-sud che Zanotti denunciava allora è lo stesso gap che ancora oggi paralizza il meridione. Finché il divario nord-sud perdura, diceva Zanotti, non vi sarà sviluppo per la Calabria e a ragione di questo dislivello, la distribuzione delle risorse è disuguale, è iniqua, è incoerente tanto da accrescere il divario stesso. È necessario, pertanto, riscoprire Umberto Zanotti Bianco, troppo velocemente dimenticato! "L'intellettuale filantropo dall'aria ascetica", fu il più grande meridionalista perché è l'unico che adottò la Calabria: "...la mia terra...", "...la mia Calabria...", "...i miei bambini..." per i quali non distribuì soldi ma libri, non fondò istituti di beneficienza ma asili, scuole, cooperative, ambulatori. Il carismatico Zanotti propose una sua visione pragmatica del meridionalismo che gli permise di interpretare per se e per gli altri la "questione meridionale" in "meridionalismo operativo". Il meridionalismo di Zanotti non fu stucchevole, compiacente ma intransigente verso l'ingiustizia e amorevole verso le vittime di tale ingiustizia, tradusse le contraddizioni ed il travaglio dello spirito in ricchezza.
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