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Editore: Hapax
Reparto: Pittura
ISBN: 9788888000879
Data di pubblicazione: 30/11/1999
Numero pagine: 272
Mathis Grünewald è uno dei massimi pittori del Rinascimento tedesco (se non il più grande in assoluto), e tra i sommi dell'arte occidentale, ma le cui notizie certe sono tuttora assai esigue. Originario di Würzburg (1480 circa), si chiamava Mathis Gothart e a un certo punto adottò un secondo cognome, Nithart. Divenne pittore di corte dell'arcivescovo di Magonza, che era primate di Germania e principe elettore dell'Impero. Nel 1526 si trasferì a Francoforte e poi ad Halle, dove morirà, improvvisamente si direbbe, nel 1528. Da molti indizi possiamo ritenere che nell'ultimo periodo della sua vita avesse aderito, almeno idealmente, al luteranesimo. Edoardo Villata, dal racconto del volume, che è quasi un romanzo, propone i risultati della sua ricerca condotta, in otto anni di studi, secondo un metodo storicoartistico che definiremmo «italiano»: mettere al centro dell'indagine l'analisi stilistica, volta a individuare un credibile percorso nell'attività dell'artista studiato, e a collocarne l'opera in costante rapporto dialettico con il proprio ambiente e con il lavoro dei sui contemporanei, in modo da individuare linee di tendenza e scambi reciproci.
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