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Editore: Zambon Editore
Reparto: Scienza politica
ISBN: 9788887826401
Data di pubblicazione: 19/07/2006
Numero pagine: 274
Traduttore: Restifo I.
Per la prima volta il lettore italiano potrà apprendere come lo "sciopero" dell'industria petrolifera (proclamato contro Chávez e sostenuto anche in Europa da alcune forze sindacali) fosse in realtà una serrata, anzi un vero e proprio ricatto, un sabotaggio tendente a ridurre la popolazione alla disperazione e costringere Hugo Chávez alla rinuncia all'incarico presidenziale. Si racconta che, mentre tutti i generi alimentari scarseggiavano e da settimane mancava nel paese ogni forma di energia (gas, elettricità, benzina) Hugo Chávez si sia recato in visita a un quartiere periferico di Caracas per rincuorare gli abitanti. Entrato in un'abitazione, egli fu riconosciuto da una donna nera che stava cucinando delle patate e che, affrontandolo con decisione, gli disse: "Vedi presidente, sto cucinando usando del legno; è il legno di quello che è stato il mio letto. Ma a costo di bruciare tutte le mie suppellettili e tutta la mia casa, guai a te se cederai". A tanta determinazione del popolo, quello stesso popolo che poi assedierà per ore il palazzo del governo occupato dai golpisti pagando un alto prezzo di sangue (200 vittime) e che riuscirà alla fine ad imporre il ritorno del presidente eletto, corrispose però altrettanta ostinazione da parte dell'oligarchia venduta agli USA che deteneva (e purtroppo continua a detenere) il monopolio dell'informazione. Il paese era ridotto alla fame, tutti i normali programmi televisivi erano stati sospesi e, 24 ore su 24, venivano mandati in onda, senza interruzione, proclami, testimonianze, brevi filmati tutti tesi a demonizzare Hugo Chávez e i suoi sostenitori.
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