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Editore: Dupress
Reparto: Storia d'europa
ISBN: 9788886909068
Data di pubblicazione: 01/01/1997
Numero pagine: 276
Collana: Studi medioevali
Volentieri dimenticata o relegata nel mondo delle favole, la sovranità muliebre è, invece, una costante della storia dell'umanità e si rivela anche là dove potrebbe essere meno attesa, come nell'alto medioevo, appunto. Nel corso di esso le regine appaiono depositarie di diritti sul regno spesso imprescrittibili o insopprimibili, non solo tra le genti celtiche delle isole britanniche, ma anche tra quelle germaniche dell'Europa centrale e settentrionale e persino tra le popolazioni effimeramente emerse dalle steppe. Dal mondo arcaico di queste ultime, tra avvincenti e sintomatiche ricorrenze, la storia delle regine si snoda, così, attraverso il regno dei Vandali, degli Ostrogoti e dei popoli minori, così essenzialmente affini a quelli onde sono stati sopraffatti. Intimamente legato ai sistemi di avvicendamento e di successione, il retaggio magico e carismatico della regina con la connessa capacità legittimatrice sussiste anche là dove, come nel regno di Toledo, l'accesso al trono sia tornato ad avvenire per elezione, è poi recepito dai conquistatori arabi e quindi interviene a garantire la continuità dinastica nei primordi del regno asturiano. Tramite la narrazione di Gregorio di Tours e degli altri autori franchi meglio note di quelle di tutte le altre, le vicende delle regine merovinge rivelano, infine, la continua metamorfosi del loro rango, che si ripercuote sulla sorte dinastica dei loro figli, all'occorrenza, come pure i loro nipoti, sorretti dalla loro reggenza.
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