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Editore: Effedieffe
Reparto: Filosofia occidentale moderna
ISBN: 9788885742109
Data di pubblicazione: 15/10/2018
Numero pagine: 104
Gli errori della modernità e post-modernità hanno corrotto la filosofia politica (virtù di prudenza applicata alla Società civile) in partitica o parlamentarismo (vizio della "clepto-crazia" degli "onorevoli" a detrimento del bene comune). La vera politìa è invece il governo del popolo inteso come la maggior parte dei cittadini, la sanior pars civitatis. La democrazia è una degenerazione della politìa, poiché non mira all'interesse comune, ma della massa, rendendo ingovernabile la polis. Il benessere comune temporale dello Stato è obbligato ad agire subordinatamente a quello spirituale (Dio è il primo fondamento di ogni legge morale). Lo Stato è un mezzo, una creatura, che deve aiutare le famiglie e gli individui a raggiungere il bene comune, mettere ordine alla vita e garantire la pace, che è la tranquillità dell'ordine. Quando si nega questo principio ecco la "politica moderna", ossia il naturalismo politico, ecco il caos. Il disordine invade l'individuo, le famiglie, la Società, lo Stato. La politica moderna va combattuta, ma con i giusti mezzi, ovvero la metafisica e la filosofia politica tradizionale, senza i quali la società civile è snaturata e conduce al disastro generale.
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