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Editore: Edizioni Magister
Reparto: Usi e costumi, etichetta, folclore
ISBN: 9788885564213
Data di pubblicazione: 27/09/2019
Numero pagine: 88
Attraversi testi e fotografie, il volume è una trattazione erudita e fornita di vasta bibliografia sulle origini del fischietto che vede la luce nel Paleolitico, passa attraverso le ceramiche neolitiche di Serra d'Alto, si evolve nei "tintinnabula" greco-romani zoomorfi, rappresentanti spesso il gallo, che sono stati ritrovati nelle tombe dei bambini. Sono così giunti sino a noi e sono stati rilanciati tra il '40 e '50 del secolo scorso facendo il loro ingresso presso la chiesa rupestre materana "Cristo la Gravinella" nel periodo di Quaresima, nelle tradizionali scampagnate del lunedì in Albis prima a Piccianello e poi nella zona dei Cappuccini, nei festeggiamenti del mese mariano presso il santuario della Madonna di Picciano (dove i cuccù materani concorrevano con gli identici cola-cola di Gravina di Puglia) e sono, infine, stati riportati alla quotidianità dal flusso turistico che si è sviluppato a Matera in questi ultimi anni. L'autrice spiega nel suo "Finché il gallo canta" che il significato del cuccù è fortemente legato a quello del gallo, che annuncia il dileguarsi delle tenebre e il nuovo giorno nell'omerica "Aurora dalle dita di rosa". Prefazione di Nicola D'Imperio.
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