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Editore: Abscondita
Reparto: Arti
ISBN: 9788884165473
Data di pubblicazione: 25/10/2016
Numero pagine: 317
Collana: Carte d'artisti
È l'estasi per l'artificiale a sostenere il carattere travolgente della pop art. La caduta nell'abisso della pubblicità e della ripetizione iconica ha trasformato, negli anni sessanta, il silenzio e la solitudine dell'action painting americana e dell'informale europeo in un rumore assordante e in una diffusione pubblica che ha colmato ogni vuoto espressivo e comunicativo. Ha aperto una frattura, documentata e analizzata in questa raccolta di scritti di Germano Celant, che ha messo in crisi la difesa di ogni identità culturale e territoriale per consegnare l'arte a una visione globale senza confini. È stata una discesa nel quotidiano, nel banale e nel popolare che si è nutrita di flussi superficiali, composti di una miriade di frammenti provenienti dal mondo dei mass media, che sono approdati prima agli assemblage neodada di Jasper Johns e di Robert Rauschenberg. In seguito si sono resi superficiali e congelati nelle riproposizioni oggettuali di Roy Lichtenstein, Jim Dine, James Rosenquist e Tom Wesselmann, oppure hanno costruito entità ingombranti e spettacolari negli environment di Claes Oldenburg e George Segal, per arrivare alle sequenze siderali di Andy Warhol. Una macinazione e una triturazione d'immagini e di cose che, con una spinta spasmodica verso il reale, hanno stravolto l'esistenza dell'arte contemporanea. Testi di Germano Celant con fotografie di Ugo Mulas, Gianfranco Gorgoni, Aurelio Amendola, Maria Mulas, Mimmo Jodice, Michele Bonuomo.
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