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Editore: Armando Dadò Editore
Reparto: Problemi e servizi sociali
ISBN: 9788882817121
Data di pubblicazione: 30/11/1999
Numero pagine: 208
Dai riti secolari ai cyberspazi, dalla carne di capra agli algoritmi più complessi. In un misto di modernità e tradizione, le mafie italiane hanno imparato a sfruttare la tecnologia. La usano sistematicamente per comunicare in segretezza, così come prima ricorrevano ai linguaggi che Tommaso Buscetta definiva "omertosi". EncroChat, SkyEcc, No1BC. I telefonini criptati sono diventati i ferri del mestiere. Tanto da costituire ormai una caratteristica essenziale dei clan odierni. Abili nel nascondersi, le cosche mafiose si dimostrano al contempo altrettanto capaci di manifestarsi. Il mondo digitale dei social network è considerato alla stregua di un territorio fisico. La tastiera sostituisce la pistola, per ostentare potere e raccogliere consensi. Un'autonarrazione improntata sui canoni dell'estetica criminale: dalle Ferrari agli abiti firmati, dai locali esclusivi alle banconote svolazzanti. Reale e virtuale. Due dimensioni sempre più legate anche nell'ambito della finanza. Le innovazioni tecnologiche hanno offerto opportunità straordinarie, che le consorterie non si sono certo lasciate sfuggire.
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