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La tradizione violinistica italiana nel '700

La tradizione violinistica italiana nel '700

Editore: Ut Orpheus

Reparto: Musica

ISBN: 9788881095278

Data di pubblicazione: 07/11/2022

Numero pagine: 264

Collana: Ad Parnassum studies


58,95€
Facile da trovare

Sinossi

Prendendo come spunto le celebrazioni per il 300° anniversario della nascita del violinista Tommaso Paolo Alberghi (1716-1785), il volume è dedicato alla tradizione violinistica italiana, non solamente per quanto riguarda la produzione musicale (in gran parte ancora da rivalorizzare) ma anche per la didattica, le implicazioni economiche e la valenza sociale di questo sostrato musicale. La divisione di questo volume rispecchia queste tre aree di ricerca, partendo da osservazioni legate alla prassi esecutiva e alla riscoperta e rivalutazione di fonti musicali relative ai faentini Tommaso Paolo Alberghi (1716-1785) e Giuseppe Sarti (1729-1802), al cagliaritano Giuseppe Agus (1722-1798), e al padovano Domenico Dall'Oglio (1709-1764). In questa sezione si inseriscono anche i contributi relativi alla prassi esecutiva derivati da trattati di grande diffusione come quello di Pierfrancesco Tosi (1654-1732). Di notevole rilevanza anche l'elaborato di Kateryna Ielysieieva dedicato al fondo della collezione Razumovsky presso la Biblioteca Nazionale Ucraina, contenente partiture di innumerevoli composizioni degli autori italiani in viaggio verso la Russia del Settecento. La seconda sezione pone in risalto l'eredità di Giuseppe Tartini e della sua 'Scuola delle Nazioni', in particolare l'influenza che egli ha avuto nell'ambito dell'ornamentazione del secondo Settecento. Nella terza parte si prendono in considerazione aspetti legati alla professionalità del violinista del Settecento in luoghi specifici come Napoli, Bologna e Parigi. Il volume termina con due contributi, il primo dei quali suggerisce una riflessione sulla necessità di ripensare l'attività violinistica non più in funzione del concetto di 'scuola', ma in senso più ampio prendendo in relazione anche i contesti familiari e i rapporti umani fra i musicisti; e il secondo è un'analisi del consistente numero di composizioni dedicate al repertorio dei duetti per due violini in ambito tartiniano e della loro rilevanza in ambito divulgativo, didattico e sociale.

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