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Editore: Kaos
Reparto: Letteratura italiana: testi
ISBN: 9788879531610
Data di pubblicazione: 25/05/2006
Numero pagine: 212
«Non potendo operare altrimenti, ho creduto ricorrere all'opera della penna: 1) Per ricordare all'Italia molti de' suoi valorosi, che lasciarono la vita sui campi di battaglia per essa. Alcuni sono conosciuti, e forse i più cospicui, ma molti dormono ignorati, che non furono da meno dei primi. A ciò mi accinsi, come a dovere sacro. 2) Per trattenermi colla gioventù italiana sui fatti da lei eseguiti, e sul debito sacrosanto di compiere il resto, accennando colla coscienza del vero, le turpitudini e i tradimenti dei reggitori e dei preti. 3) Infine, per ritrarre un onesto lucro dal mio lavoro. Ecco i motivi che mi spinsero a farla da letterato in un tempo in cui credetti meglio far niente che far male. Nei miei scritti io quasi esclusivamente narro de' morti; de' vivi meno che sia possibile, attenendomi al vecchio adagio "Che gli uomini si giudicano bene dopo morti" ... Infine, propenso alla tolleranza, io scrivo più in odio al male, che affligge l'odierna Società, che agli uomini che la rappresentano colle denominazioni di ministri di Dio e della Corona». Giuseppe Garibaldi, Caprera, 15 dicembre 1869
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