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Editore: Bulzoni
Reparto: Scienze sociali
ISBN: 9788878702707
Data di pubblicazione: 01/01/2008
Numero pagine: 196
Collana: Antropologia e storia
Il corpo è il nostro indiscutibile referente identitario, è ciò che noi vediamo e che gli altri vedono, giudicano, apprezzano o respingono. È al centro degli interessi, dei pensieri e delle cure di tutti noi, come impegno quotidiano e continuo: va lavato, nutrito, dissetato, tenuto alla giusta temperatura, vestito, curato, ornato. È oggetto di numerose discipline scientifiche, è protagonista di regole di comportamento, è all'origine di miti, credenze, usanze. Insomma, il corpo è una fonte inesauribile di stimoli, valori, interessi, valutazioni, ansie, felicità, dolori. Il primo studioso ad accorgersi dell'importanza del corpo come fonte di interesse antropologico è stato Marcel Mauss: "...Perché il corpo è il primo e il più naturale degli strumenti dell'uomo". Dopo di lui molti altri antropologi hanno dimostrato come azioni e gesti considerate naturali siano in realtà prodotto della Storia e quindi della Cultura. Nulla di ciò che riguarda il corpo è del tutto naturale; gli impulsi ovviamente lo sono ma non lo sono i modi con i quali essi vengono assecondati e soddisfatti. Come si nasce, come si vive, come ci si nutre o ci si ammala o si guarisce, e l'elenco potrebbe continuare per pagine, sono tutte azioni che sottostanno a norme e regole sociali, a controlli, a premessi, a proibizioni. Variabili, mutevoli, a seconda del luogo, del tempo, della cultura che le esprime.
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