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Editore: La Vita Felice
Reparto: Letteratura italiana: testi
ISBN: 9788877994752
Data di pubblicazione: 03/12/2012
Numero pagine: 88
Collana: Le voci italiane
"Si sa che non esistono equivalenti visivi di una compagine verbale, tuttavia i nuovi testi - parte in versi parte in prosa - che Massimo Daviddi qui ci regala fanno pensare ad altrettante acqueforti, a certo secco e vigoroso tratteggio in bianco e nero. Ne derivano compresse "incisioni" di gusto quasi cubista, capaci di evocare moltissime e correlate cose o circostanze: ne citeremo almeno alcune. Ecco dunque la persistenza, ora inquietante ora rassicurante, degli oggetti e la loro singolare autonomia rispetto al nostro esserci e pensare, perché quelli "non sanno cosa sia l'obbligo della ragione"; la forte connotazione dello spazio fisico, spesso costrittivo, entro cui si stagliano i nostri gesti, e (coerentemente) la nostra parentela con la terra; la pregnanza di ciò che di primo acchito appare minuscolo, troppo elementare o superfluo, ma che a uno sguardo più attento si configura come denso cosmo; le virtualità celate in ogni particella del tempo ("ogni giorno sembra avere una potenza") e la percezione, anche tormentosa, dell'hic et nunc; l'affiorare di parole che, pur nella loro casualità, ci rendono più vivi; la volontà strenua di rilevare, precisare, salvare quanto accade; le tracce della violenza urbana e il nostro costante - ma per lo più inconsapevole - correr pericolo (si vive così [...] sempre in agguato)." (dalla presentazione di Tiziano Rossi)
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