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Editore: Medusa Edizioni
Reparto: Letterature straniere: critica
ISBN: 9788876982392
Data di pubblicazione: 09/06/2011
Numero pagine: 166
Collana: La zattera
Riprovevole, infrequentabile, osceno, oltraggioso, infame, abietto e pornografo: sono solo alcuni degli aggettivi affibbiati al personaggio Céline, intellettuale collaborazionista e antisemita. Altro sarebbe lo scrittore Céline: grande penna, maestro di stile e autore di capolavori. Ha attraversato la storia della letteratura francese con la velocità e lo splendore di una meteora, Céline. E a 50 anni dalla morte suscita ancora scomuniche e censure, in particolare per i pamphlet, primo fra tutti "Bagatelle" per un massacro, nella cui scrittura continua a esserci lo scrittore di Viaggio al termine della notte e quello dell'ultimo romanzo, "Rigodon". Oggi "Bagatelle" non si può leggere. Chi lo impedisce? E perché? La storia di un libro "maledetto" e della sua traduzione italiana (che c'era e poi, a tre mesi dalla sua uscita, nel 1982 venne ritirata dalle librerie), è narrata e decostruita in questo saggio che tocca un nodo cruciale della storia critica dell'opera di Céline ma non solo: "Bagatelle", infatti, rischia di essere un testo "ingombrate" e "presente" proprio in quanto libro proibito. Come "Mein Kampf". Cartina di tornasole di reticenze e usi strumentali che la cultura postmoderna ha fatto della tragedia dell'antisemitismo e delle sue radici culturali, il pamphlet di Céline finisce per diventare il pretesto intorno al quale si giocano le partite più diverse. Questo saggio analizza e cerca risposte a domande decisive che non riguardano soltanto le opere di Céline...
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