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Editore: Medusa Edizioni
Reparto: Geografia e storia
ISBN: 9788876981173
Data di pubblicazione: 31/05/2007
Numero pagine: 254
Collana: Grandi saggi
Scritti tra i primi anni Sessanta e la fine degli anni Settanta in seguito alla pubblicazione dei primi tre volumi della grande opera "Ordine e storia", i saggi qui presentati segnano una nuova tappa nella riflessione sulla storia che impegnò il filosofo tedesco nella sua ricerca di un nuovo ordine politico. Se esiste una "storia universale" qual è allora il suo significato? È lecito parlare, alla luce degli avvenimenti che hanno sconvolto la nostra epoca, di progresso della "storia dell'umanità"? C'è davvero un "principio di ragione" alla base del processo storico in cui siamo immersi? In un diretto confronto con i grandi autori del passato (Platone, Comte, Schiller, Hegel) Voegelin cerca di dipanare il nesso tra un'ideale "verità" storica e il fondamento mitico che sta alla base di ogni atto di autointerpretazione dell'uomo, principale attore nel teatro degli eventi. Abbandonando la confortante idea di una linearità e continuità della storia Voegelin elabora una teoria della coscienza e dei processi di simbolizzazione che rendono conto della concreta discontinuità del processo storico. È forse l'azione dell'"uomo in rivolta" di Camus a rendersi necessaria per potersi riappropriare della realtà concreta? Un pensiero fìlosofico, quello di Voegelin, che nasconde una profonda tensione critica verso i movimenti di massa e le false ideologie con cui l'uomo costruisce la società e giustifica la propria azione nel mondo e una condanna ai totalitarismi che hanno dominato il XX secolo.
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