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Editore: Il Lavoro Editoriale
Reparto: Storia d'europa
ISBN: 9788876634451
Data di pubblicazione: 01/01/2009
Numero pagine: 272
Collana: Identità e memoria
Alberto Zavatti (Senigallia, 1915-1970) rimase orfano di entrambi i genitori ad appena tre anni. Dopo un triennio trascorso in Egitto al seguito di uno zio, entrò nell'Orfanotrofio locale "Testaferrata", uscendone all'età di diciotto anni e avendo appreso la professione di sarto. Dopo un periodo di specializzazione professionale trascorso a Verona, si distinse prima come militante comunista nella clandestinità e poi come partigiano durante la Resistenza. Sindaco di Senigallia dal 1945 al 1955 e dal 1960 al 1964, promosse la ricostruzione materiale, sociale e civile di una città uscita semidistrutta dalla seconda guerra mondiale. Fu anche consigliere provinciale (1964-70) e direttore della Unione Provinciale Artigiani (poi Cna) di Ancona. Politico preparato e lungimirante, si trovò spesso in discussione con i dirigenti provinciali e regionali del PCI per certe sue posizioni autonome ed eterodosse. Zavatti fu un sindaco fortemente popolare, animato da un continuo impegno al servizio della comunità e da una fede profonda nei valori dell'antifascismo, della democrazia, della libertà e della giustizia sociale. Amministratore attento alle esigenze dei poveri, dei bisognosi e degli emarginati, cercò di valorizzare i comparti essenziali di una città avviata sulla strada della modernizzazione (scuola, sanità, assistenza pubblica, infrastrutture) e di potenziare la vocazione turistico-balneare, volano indiscusso dell'economia locale.
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