Con ogni acquisto su Bookdealer sostieni una libreria indipendente del territorio.
Editore: Castelvecchi
Reparto: Letterature straniere: testi
ISBN: 9788876157080
Data di pubblicazione: 30/05/2012
Numero pagine: 62
Traduttore: Zei L.
Collana: Etcetera
Se la felicità è data dal risultato tra ciò che desideriamo e ciò che possediamo, tra ciò che vorremmo essere e ciò che siamo effettivamente, non c'è popolo al mondo più predisposto all'infelicità di quello greco. Dal raffronto tra quello che il mondo gli chiede di essere - e cioè un degno rappresentante della più grande tra le antiche civiltà, l'erede dei padri del pensiero moderno e della moderna democrazia - e quello che oggi invece rappresenta, il greco moderno trarrà tragiche e deprimenti conclusioni. Questo continuo paragone tra gli antichi e i moderni, da cui questi ultimi escono sistematicamente sconfitti, è alla base del sentimento più rappresentativo della realtà ellenica di oggi: l'infelicità di essere greco. Per sfuggire all'ingombro di un'eredità tanto grande quanto ineguagliabile, i greci, scrive Nikos Dimou, devono cedere al perverso paradoxos di individuare nell'infelicità la propria unica e infausta fonte di benessere possibile. "L'infelicità di essere greci", costituito da aforismi concatenati, è forse il classico moderno greco più conosciuto in patria e all'estero. Un'opera che oggi si arricchisce anche di un significato politico ed economico in relazione alle cause che hanno portato la Grecia sull'orlo della bancarotta. Eppure, il suo raggio di azione è molto più vasto. E in realtà un'indagine universale, un'analisi sulla nostra verità di uomini moderni schiacciati dal confronto con un passato che ci appare migliore e più grande.
Registrati gratuitamente e ottieni subito un codice sconto per il tuo primo acquisto.