Con ogni acquisto su Bookdealer sostieni una libreria indipendente del territorio.
Editore: Giappichelli-Linea Professionale
Reparto: Diritto
ISBN: 9788875243296
Data di pubblicazione: 26/06/2015
Numero pagine: XII-144
La legge 27 maggio 2015, n. 69 ha integralmente riformato la disciplina del reato di false comunicazioni sociali, riformulando gli artt. 2621 e 2622 cc e introducendo due nuove norme, l'art. 2621-bis e l'art. 2621-ter. Il reato di cui al nuovo art. 2621 cc trova applicazione per le società che non fanno appello al pubblico risparmio, non costituisce più un reato contravvenzionale ed è punibile con la pena della reclusione da 1 a 5 anni. Il reato di cui al nuovo art. 2622 cc trova invece applicazione per le società emittenti strumenti finanziari e società equiparate ed è punito con la reclusione da tre a otto anni. Ciò consente l'applicazione delle misure cautelari detentive come pure l'utilizzo delle intercettazioni telefoniche. Entrambi i reati sono, ora, procedibili d'ufficio e per la loro consumazione non è più necessario il prodursi di un danno patrimoniale. Con l'art. 2621 bis cc - non applicabile ai fatti di reato di cui all'art. 2622 cc - il legislatore ha introdotto, poi, una circostanza attenuante per i fatti di lieve entità e una sorta di presunzione assoluta di lieve entità dei fatti commessi in relazione alle società sottratte al fallimento. Con l'art. 2622-bis - anch'esso non applicabile ai fatti di reato di cui all'art. 2622 cc - il legislatore ha ricondotto il trattamento delle ipotesi di non punibilità entro l'alveo delle norme generali dell'ordinamento penale, contestualmente sopprimendo le famigerate soglie di non punibilità di cui all'abrogata disciplina.
Registrati gratuitamente e ottieni subito un codice sconto per il tuo primo acquisto.