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Editore: Sometti
Reparto: Letteratura italiana: testi
ISBN: 9788874959655
Data di pubblicazione: 23/09/2025
Numero pagine: 248
Collana: Narrativa
"Non chiedetemi cos'è rimasto di quella voglia di cambiare il mondo. Io avevo solo voglia di conservare quel mondo". Nella frase di Matteo Vincenzi è un po' racchiusa l'essenza del suo libro, "un'operazione di scavo nel paradiso dei ricordi, sicuro di trovarci molto di personale che riguarda quelli della mia generazione". Filo conduttore è il Mondiale di calcio del 1982 vinto dagli Azzurri di Enzo Bearzot in Spagna, la cui vicenda sportiva e umana occupa la prima parte del libro. L'autore, bambino al tempo del trionfo spagnolo, riporta alla luce aneddoti personali e volti offuscati dallo scorrere del tempo. Il testo, infatti, vuole essere una dedica agli anni della fanciullezza, del microcosmo in cui viveva, di affetti familiari e personaggi che con il loro vissuto l'hanno caratterizzata. E ovviamente alla sua passione per il calcio. La narrazione si premura d'ispezionare il tessuto sociale e culturale di un'Italia che non c'è più, di un paesino di provincia un tempo capace, all'ombra del suo campanile, di ridefinire i suoi contorni. Velate ma incisive le critiche e le riflessioni, su come sia peggiorato, anche a causa della tecnologia ma soprattutto dall'inesorabile crisi di valori, il contesto generale, che restituisce un'istintiva amarezza per quella che ritiene una società in pieno declino. Matteo Vincenzi trasmette al lettore con semplicità, immediatezza e sensibilità, uno spaccato di vita vissuta, ammantato dalla nostalgia, dove emozioni e ricordi viaggiano sullo stesso binario.
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