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Editore: Quodlibet
Reparto: Architettura
ISBN: 9788874624850
Data di pubblicazione: 04/09/2013
Numero pagine: 264
Collana: Abitare
L'utopia da sempre accarezzata da Italo Rota è quella condivisa da larga parte dell'architettura radicale italiana (Superstudio e Archizoom su tutti): quella cioè di fare architettura senza costruzione, attraverso l'inserimento di oggetti, che siano di nuova concezione o objet trouvé poco importa. Non a caso la maggior parte dei suoi lavori realizzati in oltre trent'anni di carriera sono soprattutto progetti di interni e allestimenti. Ne deriva una rivoluzione, in senso letterale, del modo in cui il design e l'architettura possono essere pensati specie in termini spaziali. O forse si tratta solo di un modo in cui l'autore c'invita a reinterpretare un'antica profezia contenuta in "L'arte decorativa" (1925) di Le Corbusier: "al vuoto del secolo della macchina bisogna reagire con l'effusione ineffabile di un ambiente che culli e inebri con dolcezza". Gli scritti qui raccolti per la prima volta descrivono le profonde conseguenze di questo punto di vista sovversivo che prosegue in parallelo nella seconda parte con i disegni al tratto, in massima parte inediti, che l'autore ha realizzato con un semplice mouse: disegni, mappe e visioni partoriti o saccheggiati dalla smisurata cultura bibliografica dell'autore, atti più a smarrirsi che a orientarsi.
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