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Ancona, la porpora, l'acqua. La lavorazione del prezioso colorante e ipotesi di archeologia idraulica
Morini Paolo

Ancona, la porpora, l'acqua. La lavorazione del prezioso colorante e ipotesi di archeologia idraulica

Editore: Affinità Elettive Edizioni

Reparto: Storia d'europa

ISBN: 9788873264002

Data di pubblicazione: 24/09/2018

Numero pagine: 172

Collana: Storia, storie


18,00€
Esaurito

Sinossi

"Stat fucare colus nec Sidone vilior Ancon murice nec Libyco" ("Sta Ancona per nulla inferiore né a Sidone né al Libico nel tingere il colore con il murice"). Queste stringate ma esplicite parole che compaiono in un poema epico latino del I sec. d.C. sanciscono per l'eternità la grandezza di Ancona nella tintura dei tessuti con la porpora, allineandola così agli antichi maestri fenici. La citata frase è stata pertanto lo spunto per una minuziosa ricerca del significato e dell'importanza che la porpora assunse nel bacino del Mediterraneo per oltre 32 secoli, quella porpora il cui segreto era stato importato in città nel IV sec. a.C. dai coloni di Dionisio I provenienti dalla lontana Siracusa, i quali incisero così profondamente nel tessuto civile e commerciale cittadino tanto da far associare ad Ancona, ancora oggi, l'aggettivo di "dorica". Si ipotizza poi che quelli stessi coloni furono i promotori di un vasto labirinto di strutture idrauliche nel sottosuolo di Ancona e di tutta l'area del Monte Conero che rende ancora più intrigante lo stretto rapporto fra porpora e acqua.

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