Carlo V tra Napoli e Firenze: l'arco trionfale, il viceré e l'amicizia col duca di Firenze e il Merliano Da Nola di Cuttrera Sabato - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Carlo V tra Napoli e Firenze: l'arco trionfale, il viceré e l'amicizia col duca di Firenze e il Merliano Da Nola
Cuttrera Sabato

Carlo V tra Napoli e Firenze: l'arco trionfale, il viceré e l'amicizia col duca di Firenze e il Merliano Da Nola

Editore: ABE

Reparto: Biografia e genealogia

ISBN: 9788872974056

Data di pubblicazione: 15/06/2024

Numero pagine: 172

Collana: Donne reali e uomini d'arme


35,00€
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Sinossi

Per arrivare a Napoli Carlo V percorse la via Antica Major che da Salerno, risalendo Cava, e passando per Nocera e Sarno, giungeva a Pompei, che, non essendo stata rifondata, era territorio di Scafati e Castellammare, chiamata antica Stabia, per alloggiare nella futura Portici, presso l'antica Laucopetra. L'Anonimo: - Camminò poi innanti, et vidde Nocera delli Pagani, vidde il fiume Sarno, et scoverse il gran Monte Vesuvio, famosissimo per il suo incendio anticho. Et per la generosià delli vini grechi et latini, che producono le sue nobilissime vite, et venne alla pianura della Torre della Nunciata, et da man destra vidde le rovine dell'antica Stabia coverta dall'incendio, et dalla cenere del Vesuvio, ne ni mancorno persuni che del tutto non li dessero raguagli con gran piacere di sua Maestà et dalla Sinistra vidde il mare della Città de Castiello à Mare de Vico, et di Sorrento, et Massa, et scoverse l'isola di Capri. Et passato che hebbe le Pietre Arse, scoverse, e vidde l'Isola d'Iyscha, Procida, Miseno, Nisita, et il bel Capo de Posilipo, et poi scoverse la bile, et gran Città de Napole con li suoi felici colli, le castella, et il Porto; ma perche li Teatri, gl'Archi, li colossi, e gl'altri apparati p er l'intrata di Sua Maestà non erano compiti, Sua Maestà per dar sodisfatione à quella Città per favorire Berardino Martirano Secretario del Regno gentilhuomo cosentino di candide, et scelte lettere, et di costumi nobilissimi ornato, et di tal favore benemerito, restò servita d'alloggiare nella sua picciola villa di Leucopietra, vuolgarmente detta Pietra bianca, et nella corte di questa dormire. Quel delizioso luogo è presso il mare lungi da tre miglia da Napoli, di dovve se posseno vedere, et scoprire tutte le bellezze del bel sito dell'anticha Partenope, et tutto il mare craterico, anticho albergo delle favolose Sirene, ivi è vicino il Monte Vesevo dalla cui radice insino al mare e dalla destra alla sinistra have una larga e lunga pianura, che insino al fiume Sebeto se stenne, dove sono superbi edificij amenissime volle, deliziosi giardini, fruttiferose possessioni et campi fertilissimi, ove se fanno generosi vini latini, et grechi eccellenti....

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