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La vicaria di papa orsini: viaggio a Pietrastornina, residenza estiva degli arcivescovi di Benevento
Bascetta Arturo

La vicaria di papa orsini: viaggio a Pietrastornina, residenza estiva degli arcivescovi di Benevento

Editore: ABE

Reparto: Storia d'europa

ISBN: 9788872971222

Data di pubblicazione: 15/07/2023

Numero pagine: 234

Collana: Donne reali e uomini d'arme


49,00€
Si fa attendere

Sinossi

Pietrastornina compare nei primi anni sinodali, cioè nel II sinodo, come luogo dove gli atti riferiti al clero vengono essi stessi trascritti, relativamente alla pubblicazione dell'editto «De Immunitate Ecclesiarum», Contro à quelli, che direttamente, ò indirettamente impediscono, che si faccia ricorso all'Arcivescovo, ò che molestano quei, che l'hanno fatto,e non lo rivocano: e contro à quelli, che similmente impediscono i tonsurandi, ò molestano i parenti de' tonsurati. Dall'editto con cui si prescrivono titoli de' canonici, abati, arcipreti, parrochi, vicari curati, ed altri ecclesiastici della città e diocesi, Orsini cita, fra i signori reverendi, il rettore curato di San Bartolomeo. Il paese compare nel Catalogo delle terre diocesane in cui si sono terminati gli inventari e formate le piante degli stabili spettanti alle chiese ed altri luoghi pii, fra i primi alla trascrizione nell'anno 1707 (n.62 in ordine alfabetico). Quindi in tale anno già traspare una particolare attenzione verso Pietrastornina. «La medesima scomunica fulminiano contro à quelli, che direttamente, ò indirettamente impediscono, ò sanni impedire in qualsivoglia modo, ò pretesto gli scolari, che vogliono esser tonsurati, con proibire à gl'Uffiziali laici di non dare le fedi di non essere coloro inquisiti, ò qualsivolgia altra attestazion di memoriali, ò con altre suppliche, così inscritto, come con parole; ò che trapazzano, ed affliggono i congiunti dell'ordinato: siccome è decretato nel nostro primo Sinodo cap.6 num.3 in cui è fulminata la scomunica di lata sentenza, anche contra quelli, che tali suppluche porgono, ò tali licenze dimandan, l'assoluzione della quale à Noi riserbiamo». Questo il passo: «Vogliamo ancora, che da tutti i Parrochi in ogni festa di prima classe, ed in ogni prima Domenica del mese inter missarum solemnia si pubblichi sotto pena della sospensione à Noi riservata. Dato nella Pietra Sturnina della nostra Diocesi à 21 di settembre 1686 e di nuovo confermato nel consesso sinodale, canonicamente ragunato à 24 d'agosto 1687. La firma è quella di fra' Vincenzo Maria Card. Arciv., come attesta il segretario del sinodo, P.Abate Sarnelli Uditore e arciprete diocesano, il molto reverendo signore, «arciprete di S.Maria de Juso», attestato il 24 agosto 1695, carica che soppresse l'ex titolo di abate, eletto dalla collegiata...

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