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Editore: ABE
Reparto: Usi e costumi, etichetta, folclore
ISBN: 9788872971192
Data di pubblicazione: 26/05/2023
Numero pagine: 102
Collana: Paesi della campania
Era il 20 settembre del 1878 quando questo regolamento veniva approvato dalla giunta comunale guidata dal sindaco Luciano Vaccariello e dagli assessori Mattia Maietta e Federico Lanni, con un Maietta a segretario. Fra gli altri regolamenti (Rotondi detiene sicuramente un primato di tal genere), vi è anche quello più comune di polizia rurale, con la "solita" inibizione all'accensione dei fuochi a meno di cento metri dalle case, col taglio delle siepi per il libero passaggio delle strade, la "piantazione" regolare dei nuovi alberi di alto fusto.Oltre ai vari divieti, vi è l'inibizione "ai possessori di bestiame, di lasciarlo vagando e senza custodia nei fondi non chiusi da muro e da fitta siepe, se non sia sotto la vigilanza di un proporzionato numero di custodi...": era il 18 novembre del 1893, ai tempi del sindaco Giuseppe Cioffi e degli assessori Luigi Mendozza ed Andrea Marotta, con Angelo Maietta a segretario. Ma diamolo uno sguardo più completo verso l'amministrazione comunale, in quel 22 novembre del 1893, rammentando anche i nomi dei consiglieri Giuseppe Mercaldo, Filippo Maietta, Filippo Cioffi, Gennaro Mercaldo, Domenico Maietta, Antonio Vele, Giuseppe Boccalone, Raffaele De Capua, Giuseppe Cosentini, Giuseppe Meridozza, Vincenzo Lanni e Francesco Boccalone. Tutti erano lì, pensate un po', a modificare il terzo articolo di Polizia Rurale sulle nuove piantagioni. Ma le novità non finiscono qui, e la giunta del 10 ottobre 1870, approvava anche un regolamento di Polizia Rurale Amministrativo, con a sindaco Alessio Vaccariello. Un'ultima scartoffia, carina assai, riguarda il "Regolamento e provvedimenti per la distruzione delle cavallette", a seguito della grande invasione del marzo 1894 (o 95), che spingeva il sindaco, il giorno 23, ad emanare un urgente avviso, dopo aver ricevuto regolare missiva da parte del prefetto Frate il 6 marzo precedente. "In alcuni Comuni di questa Provincia", scriveva il prefetto, "una gran quantità di bruchi è comparsa nei campi danneggiando, con pericolo di invadere anche i comuni limitrofi tuttora innocui". Il funzionario invitava così il sindaco di Rotondi "ad adottare le misure prescritte dal Regolamento per l'esterminio dei bruchi (pagina 482, Bollettino di Prefettura anno 1892)". Rotondi aveva accettato il regolamento il 15 febbraio 1893, con Andrea Marotta assessore facente funzione da sindaco. Abbiamo ritrovato anche il "Regolamento Vaccinico" del 1895, oggetto di un consiglio comunale del 1894, con a sindaco facente funzioni Luigi Mendozza. Manca, alla lista, quello sulle capre. Siamo però sicuri che, da qualche parte, sbucherà fuori.
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