Le sordità. Passato, presente e futuro di Gitti Giuseppe - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
Menu principale

Con ogni acquisto su Bookdealer sostieni una libreria indipendente del territorio.

Le sordità. Passato, presente e futuro
Gitti Giuseppe

Le sordità. Passato, presente e futuro

Editore: Omega

Reparto: Scienze mediche. medicina

ISBN: 9788872416273

Data di pubblicazione: 31/10/2018

Numero pagine: 208


19,00€
Esaurito

Sinossi

Le sordità sono tante, ma fin da quando è iniziata l'educazione dei sordomuti si parla genericamente di sordità e da quando viene precisato il tipo, il grado e l'età di insorgenza vengono utilizzati gli stessi termini, ma con significati totalmente diversi. La mancata distinzione fra le sordità e i sordi ha storicamente consentito e forse consente ancora di propagandare successi e insuccessi, di affermare che i sordi sono tanti o pochi a seconda di che cosa si vuole dimostrare o ottenere e di non ritenere determinante l'utilizzo di un protocollo condiviso. Il libro può essere utile a genitori, medici, logopedisti, insegnanti, amministratori e legislatori perché volgarizza e filtra le teorie, le opinioni, i metodi e le conoscenze con l'esperienza sessantennale dell'autore con i sordi del passato e del presente, permettendo al Lettore di conoscere le sordità e le persone con la propria vera o presunta sordità. Alla luce delle possibilità diagnostiche, protesiche, abilitative e tecnologiche attuali l'autore ritiene inutile continuare a "inventare" metodi e teorie e a proporre una inesistente minoranza sorda, una inesistente lingua italiana dei segni e un impossibile bilinguismo, poiché anche il sordo profondo può sentire e/o udire, seguire il naturale processo di apprendimento della lingua, raggiungere una adeguata competenza linguistica verbale e, utilizzando la moderna tecnologia, avere una adeguata competenza socio-relazionale. Con l'avvento della protesi e dell'impianto cocleare tutto è cambiato, ma l'autore prende atto con rammarico che ai grandi successi uditivi e linguistici non è corrisposta una adeguata emancipazione culturale e al termine della sua lunghissima carriera si augura che si prenda atto dell'inadeguatezza del termine sordo sia con la "s" minuscola sia, soprattutto, con la "S" maiuscola.

Prodotti Correlati


Mostra altri

Recensioni dei lettori


5% di sconto sul tuo primo ordine

Registrati gratuitamente e ottieni subito un codice sconto per il tuo primo acquisto.