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Editore: Moretti & Vitali
Reparto: Filosofia occidentale moderna
ISBN: 9788871864778
Data di pubblicazione: 03/02/2011
Numero pagine: 109
Collana: Narrazioni della conoscenza
"A Delfi, quando Apollo si rivolge a colui che visita il suo tempio intimandogli: "Conosci te stesso!", ciò significa: considera che sei un uomo e non dimenticare i limiti imposti al genere umano. Ed è proprio a questi limiti - e alle loro figure e alle loro traduzioni - che Lucio Saviani dedica "Voci di confine". Le figure del limite (la soglia, il labirinto, lo specchio, lo sguardo, la trasparenza, l'altro, la definizione...) e le sue traduzioni (l'intervallo, l'intermittenza, la sospensione, la crisi, la frattura, il confine...) si richiamano vicendevolmente in questo libro attraverso le "voci" di una scrittura di confine che si muove tra diversi stili e generi, incrocia più discipline, si espone a gradi diversi di lettura. Pensare, scrivere, vivere al limite significa confrontarsi col senso dell'impossibile, rappresentare ciò che non può essere rappresentato: l'essere uomo dell'uomo. Pensare, scrivere, vivere al limite. Siamo qui: proprio dove finisce l'apporto della coscienza. Siamo nell'inabitualità. Qui, le frasi che lo straniero pronuncia rivolgendosi a noi non sono pronunciate per noi. Dev'esserne profondamente consapevole Saviani se nell'incipit che pone alla fine dell'opera scrive: "Pronunciata, la frase non pronuncia che i suoi limiti, e in questo limite del suo dire non può essere detta. Io mi sono già tradito." (dal saggio di Flavio Ermini)
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