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Editore: Moretti & Vitali
Reparto: Psicologia
ISBN: 9788871864150
Data di pubblicazione: 26/03/2009
Numero pagine: 118
Collana: Le forme dell'immaginario
"Le lune di Jung" sono specchi di Psiche che viaggiano nell'inconscio, si rifrangono in durate viventi, gemono in fulgide entità erotiche, assumono l'ansito del vento, il palpito di pneuma o spirito. Esse vibrano nel "corpo-alito", che Jung interpreta come essenza e metamorfia dell'uomo, in cerca della sua individuazione, dell'identità duplice nell'uno. Infatti, la figura che guarda gli occhi dell'Altro, il suonatore che si riflette in un flauto, "Les amants" di R. Magritte, incatenati nell'avvento dell'invisibile, sono Animus-Anima, l'enigma della bellezza divisa, che tenta di ricongiungersi nella sigizia divina. Così l'emblema della luna si snoda nella fenomenologia di Edmund Husserl, come linea argentea, che - dalle profondità dell'io - si innalza nella lucente verticalità della coscienza, si accende nell'ambiguo "Narciso" di Salvador Dalì, si oscura in "Lilith" - la Luna Nera - o si pensa e si sogna in "Isthar", mentre declina nei giardini di Babilonia. Ma qual è il tempo dell'odissea, qual è l'arco di Eros nella ricerca della sua totalità, la statua perfetta, che aspetta nel fogliame alieno? È quello della sillaba "om", che per l'Oriente racchiude l'immateriale, la verità, il sigillo di Brhaman; è quello quantico e simultaneo di Heisenberg e di Einstein o l'inafferrabile de "Gli orologi molli" di Salvador Dalì?
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