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Editore: Mucchi Editore
Reparto: Diritto
ISBN: 9788870009651
Data di pubblicazione: 23/03/2023
Numero pagine: 80
Collana: Piccole conferenze
Il federalismo, inteso correttamente, unifica il diverso e non divide ciò che è uno (quella si chiama secessione). Ma proprio per questo esso esige, come negli Stati Uniti d'America, un Capo dello Stato che sia anche Capo del Governo: il 'presidenzialismo'. La tradizione giuridica e politica italiana avrebbe potuto imboccare la via del federalismo all'indomani dell'unificazione, ma non lo fece, per cui oggi quel federalismo appare una forzatura impossibile, perché non c'è nulla da "unificare", ma solo diversità ed una unità da salvare. Tuttavia, l'esigenza federalista resta per molte ragioni e su basi diverse valida, chiedendo per l'Italia una svolta forte nella direzione delle autonomie, anche differenziate, a certe precise condizioni. Proprio questo specifico 'federalismo' italiano, che dovrebbe articolarsi su Comuni e Province e semmai su nuove "macro-regioni" che chiudano la deleteria stagione delle 'regioni ordinarie', non chiede a capo del governo un Capo dello Stato, bensì una figura altra che però sia eletta direttamente dal corpo elettorale: un Capo del Governo distinto dal Capo dello Stato non per finzione, come in Francia, ma in coerenza con l'ordinamento di una Nuova Repubblica italiana. Solo in questa forma, tutta da specificare nei suoi particolari, il 'presidenzialismo' può e deve avere un significato, che superi finalmente la crisi endemica del parlamentarismo e ridia forza e capacità di partecipazione al popolo in quanto corpo elettorale, ovvero istituzione giuridica, indebolendo le pulsioni populiste (pur non prive di una loro legittimità), siano esse di destra o di sinistra, nella direzione di un necessario patriottismo repubblicano.
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