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Editore: Ombre Corte
Reparto: Problemi e servizi sociali
ISBN: 9788869480492
Data di pubblicazione: 24/11/2016
Numero pagine: 174
Collana: Culture
"Le parole del delirio" prova a riflettere su alcuni degli eventi degli ultimi due anni e sulla frantumazione della realtà. Cercando di inventare una scrittura del montaggio, il libro si sofferma innanzitutto su uno degli aspetti più deliranti della nostra attualità: uomini, donne, bambini/e a cui si permette di arrivare in Europa solo impigliandosi nei fili spinati delle sue frontiere e come "naufraghi" del Mediterraneo. Vengono ripercorse così le scelte politiche con cui l'Unione europea immagina di governare una parte sempre più consistente della popolazione mondiale, trasformata in corpi sopravvissuti, morti o "dispersi", dalle sue stesse decisioni politiche. Una politica del delirio di cui si sono visti tutti gli effetti grazie alle immagini che li hanno riprodotti. Migliaia di foto, tutte inevitabili ritagli, come è proprio di ogni scatto fotografico, ma ritagli e punti di vista su una realtà di per sé delirante. Specchi, dunque, di ciò che sta accadendo, una sorta di paradossale "grado zero" dell'accadere, di quei bambini tra fili spinati, di quegli uomini e quelle donne arrancanti, ormai nostri compagni nel quotidiano, mentre prendiamo un treno, facciamo la spesa, beviamo un caffè sedute/i al tavolino di un bar. Ma "parole del delirio" o scene frammentate del delirio è, più in generale, il modo di darsi della realtà attuale, una sorta di frenesia degli eventi che sta frantumando in una specie di vortice dell'accadere quel sentimento di post-realtà che secondo alcuni regnava in questa parte del mondo negli anni passati.
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