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Editore: Vanda Edizioni
Reparto: Scienze sociali
ISBN: 9788868994457
Data di pubblicazione: 10/01/2022
Numero pagine: 56
Traduttore: Ardilli D.
Collana: VanderWomen
In tutto il mondo l'alleanza tra movimenti pro-life e destra politica punta a svuotare le conquiste del movimento femminista e ad annullare l'autodeterminazione riproduttiva delle donne, subordinandola a imperativi di crescita demografica che a malapena celano l'intento di presidiare la "purezza razziale" delle diverse compagini nazionali. Questo intreccio perverso tra restaurazione patriarcale e razzismo non è nuovo, così come non è nuovo l'arsenale retorico utilizzato dallo schieramento antiabortista, a partire dall'abuso dell'analogia tra aborto e Olocausto e, a cascata, tra femminismo e nazismo. È un segno eloquente dei tempi il fatto che La "Nazi connection" continui a essere rilevante ancora oggi e, per certi versi, profetico. Apparso per la prima volta nel 1980, a ridosso dell'ascesa di Ronald Reagan alla Casa Bianca, il saggio di Gloria Steinem non soltanto mostra l'infondatezza dell'accostamento polemico tra interruzione volontaria di gravidanza ed eugenetica nazista, ma lo rovescia su sé stesso sollecitando chi legge a ragionare su un'altra analogia: quella tra la fine della Repubblica di Weimar e gli Stati Uniti dell'era reaganiana.
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