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Editore: Nuova Prhomos
Reparto: Arti plastiche. scultura
ISBN: 9788868537357
Data di pubblicazione: 15/12/2023
Numero pagine: 108
Una nuova pubblicazione di Pietro Vispi. Dall'Introduzione al volume: "L'ispirazione artistica che si concretizza nella realizzazione di un oggetto tridimensionale delle più diverse specie - e attraverso i più disparati materiali (pietra, terracotta, marmo, metalli, gesso, legno, carta pesta) - viene detta "Scultura". Il prodotto finale, mono o poli materico, è dunque una forma d'arte che fin dalle origini dell'umanità - si pensi ad esempio alla famosissima "Venere di Willendorf" datata tra i 25.000 e 30.000 anni fa) passando per gli Egizi, i Greci, i Romani e le culture barbariche - giunge fino ai maestri dei nostri giorni. Quanto detto senza escludere alcun altro tipo di cultura come ad esempio quella buddista del Gandhara o quelle variegatissime, per temi e soggetti, del sud est asiatico e dell'India o della Cina. Nel nostro territorio le testimonianze sono remotissime e ci giungono, da vari secoli prima di Cristo, con i manufatti bronzei del santuario di Montacuto che, tuttavia, non faranno parte della nostra presentazione in quanto oggetti specificamente archeologici noti e ampiamente pubblicati. Se per il periodo medievale le testimonianze non sono moltissime, e comunque già esaurientemente diffuse attraverso la nostra precedente pubblicazione delle "Pietre Parlanti", è invece quella parte di scultura tipicamente di culto e processionale che, dal medioevo ai nostri giorni, reclama di essere mostrata alla pubblica conoscenza, così come la scultura di "memoria" delle gesta eroiche dei nostri antenati e quella cimiteriale e ritrattistica o di moderna produzione ed arredo urbano che vorremmo presentata ed illustrata. Esporremo, dunque, quanto ci è giunto dai secoli passati o quanto l'epoca moderna continua a proporre dell'arte plastica che Umbertide custodisce e che siamo stati capaci di rintracciare. Il tutto con semplicità e solo per la maggior conoscenza, da parte dei cittadini, del loro patrimonio culturale. Ovviamente, la produzione locale è quasi del tutto riferibile all'arte sacra, considerando che, in un piccolo centro di provincia come il nostro, unico mecenate e committente fu quasi sempre la Chiesa. Per presentarle, suddivideremo le opere secondo il seguente schema, limitandoci nella esposizione ai "pezzi" più pregevoli presenti in città: la statuaria di culto, processionale e in stucco duro; la monumentistica di "memoria" e ritrattistica; la scultura cimiteriale; le opere moderne.
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