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Editore: Nuova Prhomos
Reparto: Letteratura greca e latina: critica
ISBN: 9788868537012
Data di pubblicazione: 31/01/2023
Numero pagine: 230
L'instauratio degli studi ellenici durante l'Umanesimo italiano rappresentava un momento cruciale per il ritorno di Omero in Occidente. Se è vero che il padre della poesia europea non era mai scomparso dall'orizzonte del mondo latino, fu tuttavia il contatto con la veste linguistica originale a stimolare nuovi interessi e approcci alla poesia omerica. A partire dalle versioni realizzate per Petrarca e Boccaccio da Leonzio Pilato fino all'Aldina del 1504, la fortuna dei poemi è scandita da un susseguirsi di traduzioni parziali e integrali, expositiones accademiche, recollectae di corsi universitari, osservazioni di carattere critico-testuale, linguistico, esegetico e storico che testimoniano il dialogo costante degli umanisti con la poesia di Omero e con l'esegesi antica (la produzione biografica, scolastica, critica, lessicografica), ma tradiscono anche talora un disagio ermeneutico in presenza di certi aspetti peculiari dell'epica arcaica greca, quali, ad esempio, la formularità. Sebbene Omero restasse punto saldo e modello supremo di poesia, costantemente ammirato e riecheggiato, gli umanisti cedevano sovente alla tentazione di leggerne i versi con il filtro della tradizione latina, soprattutto con lenti virgiliane, il che non sempre permise di maturare nuove competenze critiche nell'interpretazione del testo.
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