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Editore: Castelvecchi
Reparto: Disegno, arti decorative e minori
ISBN: 9788868260620
Data di pubblicazione: 30/11/2013
Numero pagine: 113
Traduttore: Ulbar M.
Collana: Etcetera
Maestro del disegno e autore de "L'altra parte", uno dei romanzi chiave del Novecento, Alfred Kubin ha saputo esplorare l'incerto confine tra le inquietudini del reale e il magmatico abisso dell'inconscio. Gli scritti che presentiamo in questa raccolta, composti tra il 1921 e il 1949 riguardano la creazione artistica e l'esperienza onirica, due temi che per Kubin non possono essere trattati separatamente; precisando, tuttavia, che per creazione artistica s'intende soprattutto la pratica intima e "povera" del disegno, mentre lo stato onirico sconfina nella veglia, divenendo attitudine dello sguardo e del sentire. La scrittura che ne scaturisce è divisa tra nitore e un'inafferrabile qualità allucinatoria, che avvolge i diversi argomenti in un unico mutevole paesaggio: dall'influenza dei sogni sull'arte alla mistica del disegno, dai misteriosi frammenti autobiografici alle anticipatrici analisi sull'arte dei folli. È certo che Kubin sia stato un cantore del declino della vecchia civiltà europea, così come un contemporaneo di Freud ed evocatore di paure e desideri rimossi, ma queste definizioni rendono giustizia solo in parte a un artista che si voleva senza tempo e, per questo, rimane oggi assolutamente moderno.
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