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Editore: Pgreco
Reparto: Scienze sociali
ISBN: 9788868024437
Data di pubblicazione: 30/11/2022
Numero pagine: 246
Traduttore: D'Angelo L.
Collana: Filorosso
"Donne. granai e capitali" è una pietra miliare dell'antropologia che segna l'ingresso dell'apparato concettuale marxista negli studi antropologici. Quest'opera costituisce il risultato di una lunga riflessione che ha inizio nel 1958, anno in cui Claude Meillassoux esordisce come etnologo tra i Guro della Costa d'Avorio. Ma rappresenta anche uno dei tentativi più efficaci di situare storicamente i modi di produzione che hanno preceduto la comparsa del capitalismo e resta a tutt'oggi il primo lavoro di un antropologo inteso a cogliere la funzione essenziale svolta da uno di questi modi di produzione - quello domestico - nel processo riproduttivo del capitalismo stesso. Per Meillassoux, la riproduzione della comunità domestica si fonda infatti sullo sfruttamento delle capacità riproduttive della donna e, nelle condizioni storiche del dominio imperialista, il capitalismo riesce a fare proprio della comunità domestica il centro della riproduzione a buon mercato di una parte della forza-lavoro a esso indispensabile. Da questo punto di vista "Donne, granai e capitali" è anche e soprattutto un libro militante, nel senso che amplia la nostra conoscenza delle basi strutturali del sistema capitalistico, fornendo una serie di elementi teorici che rendono più efficace la comprensione delle contraddizioni di cui questo sistema è portatore. Prefazione di Lorenzo D'Angelo.
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