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Editore: Libria
Reparto: Architettura
ISBN: 9788867640225
Data di pubblicazione: 01/01/2013
Numero pagine: 224
Collana: Mosaico
L'interrogazione, esplicita o sottintesa, che si pone nei diversi saggi del libro riguarda la possibilità, per l'architettura, di essere ancora attività negativa, critica, così come nel moderno, degli assetti, territoriali, sociali, politici, che pure la pongono. La consapevolezza della fine di ogni utopia, di ogni progressività e, quindi, di ogni possibile avanguardismo, sembra aver condotto infatti il progetto all'abbandono degli atteggiamenti oppositivi verso lo stato delle cose per una assuefazione ai suoi regimi e, principalmente, al mercato, con i suoi caratteri primariamente speculativi, sì che anche l'azione critica ancora agita si manifesta in una sorta di negazione celibe, ovvero in una autonegazione dell'architettura rivolta a mostrare la propria "sparizione". E tuttavia, pure nella fine degli "eroismi", la testimonianza dell'architettura circa il proprio dissolversi quale evento in cui si riflette il nostro vivere può essere intesa come estremo impegno" tragico", in contrasto con gli esempi di quella oggi maggiormente celebrata che sembra abbia fatto della stessa propria sparizione una musica da organetto da proporre al mercato.
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