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Editore: Araba Fenice
Reparto: Problemi e servizi sociali
ISBN: 9788866179092
Data di pubblicazione: 10/04/2025
Numero pagine: 670
L'ultima fatica di Sergio Costagli offre al lettore una circostanziata indagine sugli incidenti in montagna e la loro crescente frequenza. Una ricostruzione delle sciagure sulle Alpi sud-occidentali sulla scorta della propria esperienza, con riferimenti a fatali scalate anche fuori dall'Italia che determinarono la svolta nelle operazioni di salvataggio. Non mancano dettagliate testimonianze di coloro che presero parte a queste coraggiose corvée, spesso in condizioni estreme e ogni volta a titolo completamente gratuito. Questo il filo conduttore dell'opera, che fornisce un esteso apparato di documenti relativi a un arco cronologico piuttosto ampio; l'autore, in prima linea durante i soccorsi per svariati anni, ricostituisce i drammi avvenuti tra scalate, valanghe, tempeste di neve e fortuiti errori di valutazione. Quanti escursionisti, ultimamente poco consapevoli dei pericoli che ogni ascesa può presentare, hanno atteso i soccorsi in improvvisati bivacchi o sospesi alle pareti mentre il gelo avanzava e ai soccorritori si presentavano mezzi di fortuna, tempi record, rischi e avventurosi risvolti. Una narrazione esplicita, senza omettere le ricorrenti polemiche e accuse sui pericoli che l'ambiente alpino inevitabilmente prospetta, i fiumi di parole che in più di un'occasione la cronaca postuma continua a produrre stravolgendo anche la topografia di valli e pareti. Cordate che raggiungono in condizioni difficili, al buio, escursionisti smarriti o colpiti da malori, unità cinofile che cercano i superstiti sotto cumuli di neve con cani esausti eppure straordinariamente sensibili, elicotteri che scandagliano senza tregua immense pareti di alte montagne ed ogni anfratto per salvare gli sventurati. Chi soccorre è addestrato, non immagina neanche lontanamente di poter essere fuori servizio o in vacanza, perché sa di dover contribuire a un nobile proposito, illustrato già da Quintino Sella e da tanti appassionati di alpinismo, mettendo a rischio la propria vita. Da questa solidarietà alpina emergono tante risposte, anche alla diffusa pratica di inerpicarsi a eccessive altitudini in tutte le stagioni e ritrovarsi in un inatteso naufragio. Come scriveva Mauro Corona, è la montagna che si ferma e si lascia conquistare a chi la sappia ascoltare con umiltà e silenzio, rinuncia e creatività...
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