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L'invenzione della povertà. Dall'economia della salvezza ai diritti sociali
Cavaliere Anna

L'invenzione della povertà. Dall'economia della salvezza ai diritti sociali

Editore: La Scuola di Pitagora

Reparto: Filosofia occidentale moderna

ISBN: 9788865427392

Data di pubblicazione: 14/05/2020

Numero pagine: 186

Collana: Diotima. Questioni di filosofia e politica


17,00€
Esaurito

Sinossi

La povertà è stata considerata, durante i Trenta gloriosi, la questione sociale per eccellenza, il problema di cui il potere politico doveva occuparsi prioritariamente. Essa era considerata il problema più serio per l'effettiva tenuta di un sistema democratico, in linea con il secondo comma dell'art. 3 della Costituzione italiana, che attribuisce alla Repubblica il compito di «rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese». Ed oggi? L'età neoliberale conosce un incremento significativo, sul piano globale, ma anche nei diversi contesti nazionali, di povertà e diseguaglianze. La povertà torna ad essere considerata, come è accaduto per gran parte della storia umana, un fenomeno naturale e tendenzialmente immodificabile, rispetto al quale non possono che esistere dei piccoli correttivi. Essa viene intesa come una caratteristica individuale: «un difetto del carattere», come ha sostenuto Margaret Thatcher, ovvero un tratto morale, se non una colpa.

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