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Editore: Il Ponte Vecchio
Reparto: Letteratura italiana: testi
ISBN: 9788865416433
Data di pubblicazione: 25/07/2017
Numero pagine: 144
Collana: Soldanellae
Per non perdere le nostre radici: così Mario Amici legittima le sue poesie. Le radici di cui parla sono quella della civiltà contadina romagnola, radici in pericolo, dice il poeta, che di fronte allo stravolgimento umano, economico e militare del mondo, si chiede: "Du avémi da 'rivé, / par capì c'avém / tuché e' fond?". La memoria, diciamo pure i ricordi semplici e lineari, sono l'arma principale della lotta del poeta. Ricordi di vario genere, ma perlopiù caratterizzati da una profonda tenerezza, poiché il duro lavoro della terra, vacche, aratri, vanghe e badili, di giorni interi passati a scavare fossi è considerato come "carezze piene d'amore". La natura che non smette di accompagnare nemmeno il paesaggio lavorato dall'uomo perché essa, da sempre, è il nostro specchio e, probabilmente, lo specchio di Dio.
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