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Editore: Altreconomia
Reparto: Scienze della terra
ISBN: 9788865161616
Data di pubblicazione: 10/04/2015
Numero pagine: 160
Il suolo è bello. È una risorsa viva, unica e non rinnovabile - per generare 2,5 centimetri di suolo "vivo" ci vogliono 500 anni - che ci sostiene, ci nutre, ci fa respirare. E che noi calpestiamo e distruggiamo: la minaccia più grave è il consumo di suolo - in Italia si consumano 8 mq di suolo fertile al secondo - creato da interessi rapaci e da piani urbanistici dissennati e frammentati tra migliaia di comuni. Il suolo è un bene comune, "la più grande innovazione tecnologica naturale", "l'unica risorsa che trasforma la morte in vita, la cacca in cibo... dove c'è suolo c'è vita". Paolo Pileri lo racconta da una prospettiva scientifica ma anche urbanistica, politica ed economica. Ma questo libro non è solo un esemplare progetto divulgativo ma - tra le righe una lucida proposta politica: immagina un progetto culturale nuovo, un'idea di città, di paese e di cittadinanza. L'autore propone una vera e propria "pedagogia dei suoli", che investa tutti, dalla scuola, dove "si entra bambini e si esce cittadini", alla politica, ai responsabili della gestione del suolo. Il nostro paese - primo al mondo - ha inserito nella sua Costituzione (all'articolo 9) il paesaggio: i costituenti intuirono che era la registrazione vivente di una storia fatta di mille incroci, ibridazioni e stratificazioni. Facciamo nostra questa intuizione: il suolo non si salva da solo. Siamo noi che dobbiamo salvarlo.
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