Sinossi

Nell'ambito del Festival Internazionale di Roma, circuito di Fotografia, è presentata la mostra fotografica di Ottavio Celestino dal titolo "Nature Meccaniche". Le foto, scattate in varie zone di Islanda, Lapponia, Finlandia e Giappone, sono pubblicate in questo originale volume. Il filo conduttore è l'incontro dell'uomo con la Natura, l'avvicinarsi all'Infinito, a quell'immensamente grande che terrorizza e attrae, poiché l'animo è allo stesso tempo sedotto e respinto dalla Natura, il cui piacere viene definito "negativo" dal filosofo Immanuel Kant. Nelle opere di Ottavio Celestino la potenza della Natura non lascia alcuna speranza di essere superata. Quell'illusione di dominio sulla terra, che la nostra epoca auspica e contempla, viene rimessa in discussione dai continui cataclismi degli ultimi anni. I pochi esseri umani presenti nelle foto permettono ai fruitori di immedesimarsi, sentendo attraverso la loro presenza il contrasto tra finitezza umana e infinità della Natura.