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Editore: Edizioni di Storia e Letteratura
Reparto: Storia d'europa
ISBN: 9788863723670
Data di pubblicazione: 01/05/2012
Numero pagine: 72
Collana: Civitas
"A questi motivi di recriminazione si aggiunsero altri meno nobili, che venivano dal costume della vecchia Italia: la consuetudine di scorgere nel governo un'autorità estranea o addirittura nemica, nella polizia non la tutela dell'ordine e della libertà, bensì l'esoso strumento dell'oppressione, nei tributi la imposizione arbitraria, nel servizio militare una mortificante servitù, nella legge un ordine estrinseco cui era lecito e bello sottrarsi". Nel periodo confuso e terribile dell'estate del '43, un intellettuale italiano, concentrato fino ad allora sui propri studi di storia del pensiero, avverte il bisogno di una riflessione eminentemente politica sul senso ultimo della storia d'Italia. Ne nasce un saggio rapido eppure pensoso, che in poche pagine di eccezionale pregnanza coglie una ad una le cause di lungo corso di quei mali pubblici della nazione ancora oggi ben vivi tra noi.
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