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Editore: Chirico
Reparto: Teologia sociale ed ecclesiastica
ISBN: 9788863621013
Data di pubblicazione: 30/11/1999
Numero pagine: 990
Prima del Concilio, col testo latino, solo i sacerdoti pregavano col Breviario. Dopo la riforma liturgica e coi libri liturgici rinnovati e in lingue moderne, la loro diffusione è stata una primavera meravigliosa che ha coinvolto dapprima i religiosi laici, limitati prima alla recita di Pater e Ave Maria o a libri devozionali come Massime eterne, Filotee, ecc., o tutt'al più al Piccolo Ufficio della Madonna. Con l'unificazione delle famiglie religiose maschili e femminili e l'elevazione spirituale tramite più accurata formazione liturgica e biblica, le comunità hanno imparato a pregare con i nuovi testi, scoprendone le grandi ricchezze. I laici non sono stati da meno: sia quelli impegnati nelle parrocchie nelle classiche forme dell'Azione Cattolica, sia i nuovi movimenti postconciliari, per la lungimiranza dei loro fondatori e promotori, hanno compreso l'importanza della preghiera liturgica. Oggi gli appartenenti all'Opus Dei, ai Focolarini, a Comunione e Liberazione, al Cammino Neocatecumenale o al Rinnovamento nello Spirito, per non parlare che dei principali, suggeriscono alle loro comunità di pregare in parte o in toto l'Ufficio divino, sia comunitariamente a determinate ore del giorno, sia individualmente a casa: questo ha prodotto una ricchezza straordinaria di vita di preghiera.
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