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Editore: Ponte alle Grazie
Reparto: Letterature straniere: testi
ISBN: 9788862200356
Data di pubblicazione: 21/01/2010
Numero pagine: 401
Traduttore: Calza G.
Collana: Romanzi
Il 9 agosto 1945 a Nagasaki, Hiroko Tanaka esce sulla veranda di casa: leggera dei suoi ventun anni, innamorata del suo Konrad, i pensieri alati come le tre gru che le attraversano la schiena, ricamate sul suo kimono. All'improvviso, il cielo esplode di un bianco abbagliante e le strade si anneriscono di migliaia di ombre... E nel giro di un istante a Hiroko non rimane più nulla, a parte tre ustioni a forma di gru sulla schiena, ricordo indelebile di tutto ciò che la bomba le ha strappato. Due anni dopo arriva a Delhi, desiderosa di ricominciare. Come un fresco temporale estivo, entra nelle vite di Elizabeth, la sorella di Konrad, di suo marito James Burton, e di Sajjad Ashraf, un giovane indiano alle dipendenze dei Burton, da cui inizia a prendere lezioni di urdu. Gli anni passano, nuovi legami sostituiscono quelli perduti, vecchie guerre cedono il passo a nuovi conflitti. Ma tanto la Storia quanto le vicende personali gettano la loro ombra sulle vite ormai saldamente annodate dei Tanaka, dei Burton e degli Ashraf, trasportati dal Pakistan a New York, e di lì all'Afghanistan, all'indomani dell'11 settembre... In un romanzo poetico, teso e commovente, tra i cieli di Nagasaki, i giardini dell'India, l'asfalto di New York e il deserto afghano, Kamila Shamsie racconta un'epica vicenda di disastri scampati e affrontati, lealtà infrante e ricostruite, amori ripagati e traditi. E nei destini personali e comuni dei protagonisti canta la sua terra e la sua gente, sempre capaci e desiderose di far rinascere una speranza dalle profonde e ingombrati cicatrici di una guerra, che non cessa mai di dispensare il suo tragico abbraccio, con l'accanimento di una maledizione o di un'amante.
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