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Editore: Giraldi Editore
Reparto: Letterature straniere: testi
ISBN: 9788861557697
Data di pubblicazione: 05/06/2019
Numero pagine: 250
Collana: ScritturaCollettiva
Et in Arcadia ego era il motto reso famoso in Europa dai dipinti di Guercino e Poussin. La frase latina significa ambiguamente "Anche io (sono) in Arcadia": infatti ricorda la vanitas della gloria e dei piaceri umani, che saranno polverizzati dalla morte; ma anche, indicandone l'illusione, invita l'uomo a una vita fatta di cose semplici, ritirata dal mondo, come quella che conducevano i pastori nella selvaggia natura della regione greca, l'Arcadia appunto. A questo secondo significato alludevano le opere dei due grandi artisti del Seicento, il secolo del Barocco, poiché era una dichiarazione morale e politica. In un mondo votato all'apparenza, alla retorica e alle logiche del potere, i due artisti mandavano un pacifico messaggio di resistenza che si ispirava al neostoicismo antico: dissentire con una vita sobria, in armonia con la natura. Quanto il pensiero dominante e la fame di apparire di quel secolo richiamino la nostra epoca e quanto sia attuale quel messaggio è sotto gli occhi di tutti. Banchéro ha scritto un romanzo barocco in cui seguiamo le storie intrecciate di alcune coppie. Le vicende dei protagonisti si riflettono le une nelle altre, in un continuo gioco di doppi determinato da uno specchio magico e dalle abili suggestioni di un manipolatore mediatico. Tutti comunque sono alla ricerca di un'identità sofferta. Alla fine in questo "gran teatro del mondo", dove Banchéro dispiega al meglio i suoi temi forti - identità, apparenza e inganno, sterilità e poiesis -, spetterà al lettore decidere cosa è vero e cosa è falso, e quale vita merita davvero di essere vissuta. a cura di Gianni Cascone
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