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Editore: Saletta dell'Uva
Reparto: Filosofia occidentale moderna
ISBN: 9788861330665
Data di pubblicazione: 30/01/2022
Numero pagine: 71
Questo saggio ricostruisce il percorso formativo, le condizioni spirituali e storico-ambientali nelle quali è maturata la personalità anarchica e geniale di Johann Georg Hamann, figlio dell'epoca dell'illuminismo, ma anche suo critico inflessibile. A partire dall'analisi della sua scrittura aforistica e dell'interesse che essa aveva già suscitato in Goethe, si dà risalto alla particolare connessione che c'è in lui tra pensiero e vita, soprattutto all'evento della sua «conversione» religiosa attraverso la lettura del testo biblico, da cui è necessario muovere per comprenderne la figura di pensatore «religioso». In effetti, alla base del suo sviluppo di idee c'è il carattere originariamente/essenzialmente storico dell'esperienza ebraico-cristiana della vita, riscoperto e riattualizzato da Lutero, dalla sua interpretazione della Scrittura e della religione come esperienza e vita, come un credere in Dio, che è ben diverso dal credere a Dio, a conferma che la credenza, quando è scandagliata nel suo cuore pulsante, è investimento/trasformazione esistenziale prima e più che adesione passiva a un pacchetto di verità calate dall'alto. Appunto nel rifiuto di un'interpretazione «puramente» razionale della religione, si può individuare per Wilhelm Dilthey il contributo di Hamann allo sviluppo di quei germi che avrebbero portato alla nascita della coscienza storica.
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